Perché visitare le terme di Riccione
Uno dei motivi più interessanti per i quali è consigliabile prenotare una stanza in hotel a Riccione e rimanere qualche giorno nella cittadina romagnola è rappresentato da Riccione Terme, uno stabilimento termale situato a pochissima distanza dal Mar Adriatico che è convenzionato con l'Inps, l'Enasarco e l'Inail. Posizionato in un parco ricco di verde e ideale per chi ama stare a contatto con la natura, lo stabilimento è consigliato a tutti coloro che hanno bisogno di trattamenti ad hoc e di terapie specifiche, rese possibili dal ricorso a tecnologie mediche decisamente avanzate. Non a caso le terme sono accreditate con la Regione Emilia Romagna per la riabilitazione funzionale e la medicina fisica: ma, ovviamente, i turisti possono scegliere di visitarle semplicemente per concedersi un po' di relax e per staccare la spina rispetto alle fatiche della vita di tutti i giorni.
Le quattro fonti di Riccione Terme - magnesiache, iodiche, bromuriche e sulfuree - costituiscono il segreto del successo di una realtà che è in grado di offrire il massimo del benessere sia al fisico che alla mente. Le cure per le patologie del circolo venoso periferico e per le malattie dello stomaco, della pelle e dei polmoni sono la dimostrazione di quanto siano preziosi gli elementi naturali a disposizione: ma l'acqua termale viene utilizzata anche per le terapie fisiche e l'idrochinesi terapia.
La storia delle terme di Riccione
Le acque termali di questa zona sono conosciute e apprezzate fin dai tempi più antichi: già in epoca romana era consolidata la consuetudine di visitarle per godere dei loro effetti benefici. Si ritiene che nei decenni precedenti alla nascita di Cristo le milizie romane fossero solite venire da queste parti insieme con i loro cavalli, per permettere loro di guarire dai dolori alle zampe grazie al contatto con i fanghi, ma ci sono anche testimonianze che raccontano dell'amore nutrito dall'imperatore Diocleziano per questo luogo.
Ma la storia delle terme è davvero curiosa e unica nel suo genere: pare, per esempio, che i corsari che sbarcavano sulle rive del Mar Adriatico fino al XVII secolo non riuscissero a resistere al potere di queste acque, apprezzato anche dalla Regina Cristina di Svezia nel 1657, in occasione della sua visita al Castello degli Agolanti. C'è stato bisogno di aspettare ancora diversi secoli, però, per arrivare alle prime analisi delle acque, che furono effettuate dal primo direttore sanitario dell'ospedale locale, il Conte Felice Pullé, nel 1890: ebbene, gli esami in questione permisero di verificare l'efficacia delle acque termali per la cura delle malattie del fegato e il loro contenuto elevato di sali minerali.
Solo negli anni '80 del secolo scorso, ad ogni modo, lo stabilimento termale di Riccione ha conosciuto uno sviluppo significativo, sempre basato sul desiderio di sfruttare in modo più concreto le caratteristiche terapeutiche delle acque. Oggi, non a caso, la tradizione termale più antica si coniuga con le tecniche più recenti e più innovative, con diverse tecnologie che sono state inventate addirittura in questo stabilimento.