Cosa vedere e cosa fare a Marsa Alam
Il piccolo villaggio di Marsa Alam nel corso degli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom turistico vedendo moltiplicarsi le presenze sia in alta che in bassa stagione. Una delle ragioni del successo riscontrato deve essere individuata nei prezzi, che risultano decisamente più convenienti rispetto a quelli che vengono proposti dai concorrenti vicini, pur in presenza di servizi di alta qualità. E così quello che fino a poco tempo fa era un normale villaggio di pescatori si è trasformato in un punto di riferimento apprezzato da tutti gli amanti del Mar Rosso. Ma quali sono i siti di maggior interesse che lo contraddistinguono?
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La spiaggia di Abu Dabab
Il tratto di costa di Abu Dabab merita di essere classificato tra le spiagge più gradevoli di tutta la regione, e non è un caso che nei dintorni siano stati realizzati numerosi resort di classe. Non è raro imbattersi da queste parti in uno o più esemplari di tartarughe giganti, anche se ancora più sorprendenti sono i cosiddetti dugonghi, noti anche con il soprannome di mucche del mare. D'altro canto, la baia di Abu Dabab è chiamata anche baia del dugongo, ed è specialmente nel corso della stagione degli amori che aumentano le probabilità di vedere questi esemplari. L'importante è approcciarsi ai fondali sabbiosi con discrezione.
La Dolphin House
Dolphin House è un reef realizzato in mezzo al mare a una trentina di chilometri di distanza dal centro della città. Le acque di Marsa Alam, in effetti, costituiscono un habitat ideale per lo sviluppo dei delfini, e questo reef dalla forma di un ferro di cavallo ne è la dimostrazione più evidente, proponendosi come rifugio per un elevato numero di esemplari che con tutta probabilità sono fuggiti per colpa del sovraffollamento dei litorali dall'area di Hurghada, sempre più disturbata dalla presenza di imbarcazioni. Per il momento il turismo di massa non ha ancora invaso la Dolphin House, e ciò non può che essere un bene; bisogna sapere che per giungervi occorre prenotare con un gruppo organizzato l'escursione, tenendo presente che non tutte le compagnie rispettano le norme di sicurezza e si tengono a debita distanza dagli animali. Meglio informarsi in anticipo, insomma, prima di affidarsi a uno staff poco professionale.
La barriera corallina di Marsa Alam
Non si può che cominciare dal fascino unico della barriera corallina, che viene annoverata tra le più spettacolari di tutto il mondo. Che si sia appassionati di immersioni o che ci si voglia dedicare allo snorkeling, è sempre una piacevole sorpresa imbattersi nelle tante specie marine che arricchiscono e impreziosiscono i fondali, anche se alcune di esse sono considerate a rischio di estinzione. Dal pesce picasso alla tartaruga marina, dal pesce farfalla al pesce unicorno, dalla razza all'aquila di mare ogni incontro è una sorpresa e una piacevole scoperta. Il suggerimento degli esperti è quello di privilegiare le prime ore del mattino, anche perché si tratta di momenti in cui in mare ci sono poche persone.
Il Parco Nazionale Wadi Gimal
La natura, insomma, regna ancora incontrastata a Marsa Alam, e un'altra testimonianza in tal senso è offerta dal Parco Nazionale Wadi Gimal, che accoglie anche le Maldive egiziane: si tratta di atolli circondati dalle acque del mare blu, con una spiaggia candida e un'atmosfera di pace unica. Per arrivare occorrono circa 45 minuti di escursione in barca, con partenza dal porto di Hamata. Il prezzo del biglietto varia a seconda della compagnia a cui ci si rivolge, ma in genere è di circa 40 euro a persona: vale la pena di spendere una cifra simile per entrare in un angolo di paradiso.