Isola del Liri: un’isola fuori dal comune, dalle note romantiche ed acquatiche
Isola del Liri. Il suo nome, dal suono quasi ancestrale, ci suggerisce un’isola cui approdare. Ci credi se ti diciamo che si tratta di un comune italiano? E che si trova in provincia di Frosinone? Credici, è vero. Isola del Liri è uno tra i borghi più belli, soprattutto per la presenza dell’acqua in un modo eccezionale, rispetto ad altri luoghi del Bel Paese.
Da dove deriva il nome di questa città? Perché Isola del Liri si contraddistingue per le sue note romantiche e acquatiche? Se ci segui in questo approfondimento, nero su bianco, ti conduciamo alla scoperta di un posto da sogno. Qui si vive una favola ad occhi aperti. E ci si può dissetare, abbracciati da un arcobaleno sonoro. La particolarità del luogo nutre l’ispirazione di versi poetici. Ed il cuore spicca il volo, a bordo di aeroplanini di carta.
Ti abbiamo incuriosito? Allora, non resta che accomodarti e lasciarti sorprendere! Buona lettura.
Indice
Isola del Liri: un’accogliente isola, la cui denominazione deriva dal fiume Liri
Secondo le fonti storiche pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Isola del Liri, l’esistenza della città è interconnessa fin dalla sua origine, con il fiume Liri. Questo fiume cambia nome due volte, nel corso del tempo. Dapprima esso si chiama Clanis e successivamente Liris. Perché il fiume Liri cambia nome per ben due volte? Non si sa. Ma una cosa è certa: la sua fondamentale importanza per la crescita di Isola del Liri.
Sebbene la curiosità di conoscere a fondo le radici storiche della città sia grande, non sono pervenute ai nostri giorni sufficienti informazioni in merito. C'è una sorta di compartimento stagno tra la comparsa dell’uomo su Isola del Liri fin ad alcuni millenni prima della venuta di Cristo.
A questo punto, risultano esserci popolazioni native della Campania. Invece, prima della formazione di Roma, qui vi giungono i Volsci. Chi erano costoro? Parte del nostro retaggio. Secondo quanto riportato sull’Enciclopedia Treccani, i Volsci sono un popolo dell’Italia antica d’origine osco-umbra. Essi, di fatto, attraversano la valle dell’Isola del Liri intorno al V secolo A.C., stanziandosi in uno spazio territoriale corrispondente a quello attuale tra Velletri e Formia e tra il mare e il fiume Sacco.
Nel 1886 viene, infatti scoperta la necropoli volsca, nell’area di Nazareth. Quali caratteristiche permettono di identificarla come tale? Nonostante, il sito archeologico fosse difficilmente visitabile, sono stati individuati all’incirca cinquanta sepolcri, interrati in fosse dalla forma rettangolare. Dopodiché, al loro interno è stato possibile reperire i seguenti reperti:
- Vasi di terracotta
- Armi
- Bronzi
- Crani umani.
Ora potresti chiederci: ma la nostra storia ruota sempre attorno ai ritrovamenti funerari? Ed avresti anche ragione. La storia ci appare, fin da piccoli, come qualcosa di noioso da studiare. Eppure, ci serve ed al contempo essa può rivelarsi affascinante. E così avviene anche per l'Isola del Liri. Ma non preoccuparti, perché tra poco ti sveliamo qualcosa di più gioviale.
Isola del Liri: un fulcro, nero su bianco, su cui si fonda l’industria della Carta
Malgrado svariati episodi tristi legati a violenze, saccheggi e brigantaggio, a Isola del Liri sorge un sole di carta. Tutto cambia con la nuova politica del Governo Borbonico, deciso a dare una svolta significativa allo sviluppo del Mezzogiorno. Al fine di tutelare i commerci interni, viene elevato il prezzo del dazio sull’esportazione degli stracci che sull’importazione della carta. Quest'ultima, infatti costituisce la materia prima della città.
Così, la Valle del Liri diventa una delle zone più fiorenti nell’industria della carta, nel Regno di Napoli. Il merito non va esclusivamente alle politiche di miglioramento adottate. Bisogna riconoscere che Isola del Liri gode del beneficio sia dell’omonimo fiume sia del Fibreno. Le acque di quest’ultimo si presentano funzionali alla produzione della carta. La limpidezza dell’acqua del fiume Fibreno favorisce la fermentazione degli stracci.
Ecco che sorge nel 1812, la prima cartiera del Regno di Napoli. Essa deve la sua realizzazione ad Antonio Beranger, a Isola del Liri, presso l’ex Convento di Santa Maria delle Forme. Al suo precursore, succede poi Carlo Lefebvre. Questo nome riecheggia tutt’ora per la sua importanza, perché egli fonda la storica Cartiera del Fibreno. In quest’industria vi lavorano centinaia di persone, tra quelle locali ed altre provenienti dalla Francia.
Data la presenza di molti francesi, Isola del Liri si trasforma quasi in una città parigina. Il successo della produzione cartacea conferisce un tocco di classe al posto. Non che prima mancasse. La comunità vede dei cambiamenti sostanziali nella propria quotidianità, con la celebrazione di feste e manifestazioni culturali, in particolare nelle ville padronali.
Isola del Liri: una cascata di emozioni nel cuore della città che sa farsi ammirare e ricordare
Isola del Liri non è nota soltanto per la carta. Nel suo cuore possiede una cascata di emozioni, pronta a svelarsi al mondo intero. Ed è così per chiunque decida di giungervi. La promessa dello stupore non è fatta di sole parole. Sappi che qui c’è davvero una cascata come quella dei sogni.
Sul sito web di VisitLazio, si parla dell’acqua che rende la città magica. Di fatto, Isola del Liri racchiude nel suo centro storico la Cascata Grande, dallo scroscio lungo ben 27 metri. Non è un sogno. È tutta realtà. Basti pensare che lungo il corso d’acqua è stato affisso un cartello recante la scritta: “OBBLIGO DI BACIARSI”. E vi sono raffigurati due amanti persi in un tenero ed appassionante bacio.
Altro che lucchetti ai lampioni di Ponte Milvio, che provocano danni. L'amore non è un qualcosa da imprigionare. Al contrario, si tratta di un sentimento da vivere in libertà. E se è eterno, non sarà il lucchetto a farlo durare. Così la pensa Isola del Liri. La moda del bacio avvolto dall’acqua ha preso davvero piede. Tanto che sui social spopola l’hashtag #KissnefregaseGlialtriciGuardano.
Lo sai che la Cascata Grande di questo limpido diamante ciociaro è l’unica d’Italia a precipitare direttamente nel centro storico? Ne conosci altre? Perché questa tenda acquatica è così suggestiva? È la presenza del Castello Boncompagni Viscogliosi a creare due rami d’acqua del Liri. Di conseguenza si ammirano due cascate:
- Cascata Grande o Verticale
- Cascata del Valcatoio.
Tutto scorre e si rincorre, creando scenografici arcobaleni. Una cornice perfetta per uno scatto fotografico straordinario! Dunque, ti va di sognare ad occhi aperti? Ti auguriamo buon divertimento, ringraziandoti per averci seguito.