Santa Cesarea Terme: dove il naturale dualismo tra bene e male si increspa tra grotte e leggende
Santa Cesarea Terme è un gioiello dell’Adriatico, incastonato nella costa salentina, in provincia di Lecce. La località è nota per le sue cure termali. L'origine del nome della città è quasi avvolta nel mistero. Di fatto, Santa Cesarea Terme è un luogo permeato da un eterno dualismo naturale.
In che senso il dualismo si increspa tra grotte e leggende? L'approfondimento che segue intende rispondere a questa domanda. E non solo. Al fine di apprezzare e comprendere la bellezza di Santa Cesarea Terme, è fondamentale scoprirne, innanzitutto, le origini.
Una volta fatta la conoscenza delle sue radici, si può dare uno sguardo ad alcuni dei suoi siti di interesse storico-culturale. E poi, si termina con l’approdo tra le leggende che avvolgono Santa Cesarea Terme in un affascinante sogno.
La divulgazione delle informazioni, presenti in questo articolo, ne deve l’accuratezza alla consultazione del sito istituzionale del Comune di Santa Cesarea Terme. Ed anche all’ausilio dell’Enciclopedia Treccani.
Chi vuol salire a bordo? Salpiamo insieme!
Indice
- Santa Cesarea Terme: dalla coraggiosa rivalsa di Cesaria alla denominazione della città
- Santa Cesarea Terme: lo stile moresco si affaccia sulla costa adriatica, sfoggiando elementi di maestria nostrana e arabeschi
- Santa Cesarea Terme: terra dall’animo indomito che si staglia sul mare attraverso le Torri Costiere
- Santa Cesarea Terme: un invito ed un inno al benessere tra realtà e fantasia
Santa Cesarea Terme: dalla coraggiosa rivalsa di Cesaria alla denominazione della città
Molte leggende avvolgono le radici di Santa Cesarea Terme. Ma tutto parte da un fondamento comune: una ragazza di nome Cesaria che riesce a sfuggire ad un violentatore. La vicenda sarebbe avvenuta nei pressi della grotta sulfurea, scenario di altre ipotesi in merito.
Di fatti, si narra anche che la ragazza scappa dal padre che vorrebbe farle del male. E qui lei viene soccorsa dall’intervento divino, grazie al quale, la grotta sulfurea si spalanca per inghiottire il malintenzionato, precipitandolo nell’inferno. Questa grotta è nota perché emana un odore sgradevole. Infatti, essa viene chiamata anche grotta fetida.
Tuttavia, non tutto il male viene per nuocere. E così, nel tempo, una grotta sorta per fare giustizia, diventa un luogo di cure e di rinascita.
Varie località si contendono da sempre l’origine del nome di Santa Cesarea Terme. Da Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi a Castro in provincia di Lecce. Ed ancora altre ipotesi affermano che l’origine di Santa Cesarea Terme apparterrebbe ad un luogo tra Nardò e Porto Miggiano, in provincia di Lecce.
Tra ipotesi e tesi, a spuntarla è proprio il fascino mistico che abbraccia natura e stupore. Talvolta, non si cercano risposte alle domande, perché si preferisce il sogno alla realtà. E cosa più importante, è bello sapere che il bene può vincere il male. Come nel caso di Cesaria.
Santa Cesarea Terme: lo stile moresco si affaccia sulla costa adriatica, sfoggiando elementi di maestria nostrana e arabeschi
Chi si è recato a Santa Cesarea Terme l’avrà notato. Cosa? Oltre alle cure termali che invitano a respirare il benessere, vi sono dimore signorili che non passano certo inosservate. Prima fra tutte, si scorge Villa Sticchi. Questa dimora è stata edificata in stile moresco, cui si si sono ispirate alcune delle località balneari della penisola salentina, nell’Ottocento.
Lo stile moresco è proprio dei musulmani. Secondo quanto riportato nell’Enciclopedia Treccani, essi occupano gran parte della Spagna tra il 711 ed il 1492. L'omonimo stile architettonico si sviluppa tra la seconda metà dell’undicesimo secolo e la fine del quindicesimo. Come si contraddistingue lo stile moresco? Mediante l’impiego di elementi lineari o ispirati al mondo vegetale. Così, esso si diffonde dall’Africa settentrionale e dalla Spagna, fino ad approdare a Santa Cesarea Terme.
Villa Sticchi si erge su di uno sperone roccioso, a 20 metri sul livello del mare. La dimora è circondata su tre lati da un porticato con archi poggianti su colonne tortili. In quanto alla sua facciata, essa si pone su due piani, collegati da due rampe di scale, che culminano nella loggia con trifora. Vi sono pitture in bianco, azzurro e rosso. E non solo. Sulla villa si possono ammirare anche arabeschi, stelle e motivi floreali.
Ogni dettaglio è impreziosito dalla maestria nostrana, capace di valorizzare la propria personalità, in armonia con elementi esteri. La sommità dell’edificio è sormontata dalla cupola grande, che era rivestita con motivi geometrici ed islamici, propri dello stile moresco, appunto. E ad accompagnare la cupola grande ve ne erano quattro più piccole.
Santa Cesarea Terme: terra dall’animo indomito che si staglia sul mare attraverso le Torri Costiere
Santa Cesarea Terme non è priva di nulla. La città indossa con eleganza sia dimore signorili sia fortificazioni difensive. Non sono mancate mai incursioni o invasioni straniere. Così, per volere di Carlo V, vengono erette le Torri Costiere nel XVI secolo.
I sovrani del tempo tengono tanto al loro regno quanto alla loro incolumità. Poiché le devastazioni sono frequenti, si ricorre alla costruzione delle torri. Queste si distinguono in due tipologie:
- Torri di avvistamento, a base cilindrica;
- Torri difensive, a pianta rettangolare, munite di armi da fuoco.
Presso le torri, ci sono i torrieri che hanno il compito di avvistare eventuali minacce provenienti dal mare. Essi devono allertare tempestivamente la comunità, in caso di pericolo. E per mettere in salvo tutti, ogni torre dispone sia di cisterne per la raccolta di acqua piovana che di stanze protettive.
Alle torri si accede attraverso un ingresso riservato, atto ad impedire che il nemico li raggiunga. Una storia davvero affascinante. Oggi, però, le torri si presentano alquanto diroccate, a motivo dell’azione erosiva degli elementi atmosferici.
Santa Cesarea Terme: un invito ed un inno al benessere tra realtà e fantasia
Dopo un lungo viaggio storico tra passato e presente, l’approfondimento è giunto al termine. L'invito nella vita, in generale, è quello di lasciarsi sorprendere dai racconti leggendari permeati dalla realtà. Perché? Semplice. È così che si narrano le fiabe. E molto spesso sono proprio queste ad insegnare la morale della storia.
La quotidianità non ha tutte le risposte ai soliti quesiti tantomeno a quelli insoliti. Per quanto si cerchi di dare una risposta a tutto, ecco che spunta una nuova domanda. o una nuova leggenda.
L'invito a visitare Santa Cesarea Terme non è rivolto solo a coloro che hanno bisogno delle cure termali. Ma soprattutto a chi ama respirare e vivere il naturale dualismo tra leggende e realtà, lambito dal mare, protetto da mistiche grotte. Si tratta di un inno alla vita vera, fatta di innumerevoli sfaccettature. Buon viaggio!